Acque
Sorgenti Lorgna e Amara
L’azione terapeutica di queste due acque, usate esclusivamente per la cura idropinica, riguarda in particolare alcune affezioni dell’apparato digerente e delle ghiandole annesse (fegato e vie biliari, pancreas).
Acque
L’azione terapeutica di queste due acque, usate esclusivamente per la cura idropinica, riguarda in particolare alcune affezioni dell’apparato digerente e delle ghiandole annesse (fegato e vie biliari, pancreas).
Le due acque minerali sgorgano vicine in una grotta e hanno proprietà analoghe e si differenziano solo per una modesta differenza nella concentrazione di alcuni minerali. Il sapore meno gradevole dell’Amara rispetto alla Lorgna è dovuto al maggior contenuto di solfato di magnesio.
Il loro residuo fisso è rispettivamente di 2,689 gr/l per la Lorgna e di 2,802 gr/l per l’acqua Amara. Tali acque derivano questa loro ricca mineralizzazione da arenarie quarzoso-micacee, impregnate di solfuro di ferro.
Alterazioni funzionali di fegato, vie biliari e pancreas possono manifestarsi clinicamente con la dispepsia (cattiva digestione). Il paziente lamenta senso di peso, eruttazioni, tensione dolorosa addominale, senso di bruciore epigastrico.
La terapia idropinica può portare notevoli benefici anche a pazienti sofferenti di gastropatie e di colicistopatie croniche alitiasiche. Il meccanismo di azione dell’acqua è dovuto alla sua azione tampone in caso di eccessiva acidità dello stomaco e all’azione di stimolo alla secrezione in caso di scarsa acidità.
L’azione stimolatrice sarebbe dovuta all’incremento di produzione dell’ormone enterico “gastrina”. Non esiste controindicazione all’uso di tali acque anche nei casi di ulcera duodenale cronica, proprio per la diminuzione di acidità e per l’azione trofica esercitata dall’acqua sulle mucose.
Nelle colicistopatie croniche alitiasiche (senza calcoli) il meccanismo di azione delle acque consiste nella loro capacità di introdurre una migliorata produzione e flusso di bile, sia attraverso una più idonea vascolarizzazione epatica, sia per azione diretta dei loro sali sul fegato, con attivazione della capacità secretoria, sia infine per maggior liberazione di ormoni intestinali, che hanno come funzione quella di indurre una più efficiente motilità della colecisti e delle vie biliari e di conseguenza un migliorato drenaggio biliare.
Va tenuto presente che ove vi sia invece il riscontro della presenza di calcoli nella colecisti, la terapia idropinica può trovare la sua applicazione solo qualora si tratti di un calcolo solitario di cospicue dimensioni, in quanto i piccoli calcoli multipli possono migrare a seguito dello stimolo colecisto-cinetico ed incunearsi nell’asse biliare principale, provocando coliche e conseguente possibile ittero ostruttivo.
Una condizione in cui la cura idropinica deve avere un’attenta valutazione di carattere medico è quella delle epatopatie. Valido campo di applicazione può infatti essere la cosiddetta sindrome dispeptica post epatica e la epatosteatosi, caratterizzata da eccessivo deposito di grasso in soggetti obesi o a seguito di iniziale abuso di alcool. In quest’ultima situazione, infatti, se associate ad opportuno regime dietetico, le acque minerali possono migliorare l’attività funzionale del fegato.
Nessuna efficacia hanno invece queste acque nelle epatiti acute. Per quanto attiene alle forme di epatopatia cronica o di cirrosi epatica, solo quelle in buon compenso, quindi debitamente selezionate dal medico, possono trarre qualche beneficio da una terapia idropinica.
La stipsi è una condizione molto diffusa che spesso induce all’abuso di lassativi e che dovrebbe invece trovare soluzione in una più idonea dieta e in rimedi più fisiologici, come la terapia idrologica con l’acqua Amara.
Spesso la stipsi è associata ad alterazioni motorie del colon a configurare una sindrome funzionale denominata colon irritabile. L’acqua Amara, per la presenza di solfato di magnesio che ha azione blandamente lassativa e di ioni di calcio che esplicano una moderata azione antispastica, risulta indicata in questo tipo di patologia.
Si consiglia in genere l’assunzione al mattino di acqua Amara, nella dose di 250-500 cc., e al pomeriggio di un’analoga quantità di acqua Lorgna.
Da lunedì al sabato: dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00.
La domenica solo trattamenti idropinici dalle ore 9,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00.
Terme di Recoaro
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Recoaro Terme (VI).
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