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L’occupazione tedesca (1944/1945)

All’interno del parco delle Fonti Centrali si trova un “Bunker” costruito per proteggere dagli attacchi aerei nemici le forze tedesche, allora di stanza a Recoaro. Il bunker è visitabile negli orari indicati (vedi anche il sito https://www.bunker-recoaro.it/)

L’OCCUPAZIONE TEDESCA E IL BUNKER DELLE FONTI CENTRALI

Questa struttura ha offerto rifugio ai militari tedeschi sopravvissuti al bombardamento del 20 aprile e ha consentito di mantenere i contatti radio e quelli telefonici con la Germania. La galleria fortificata è stata, nei giorni successivi al bombardamento, la sede delle attività del quartier generale tedesco.

Il prof. Maurizio Dal Lago racconta la resa delle armate tedesche in Italia nel suo libro “L’ultimo mese di guerra nella valle dell’Agno”.

L’8 marzo del 1945 iniziano in Svizzera i contatti segreti tra i tedeschi e gli americani (c.d. operazione Sunrise) per arrivare alla fine del conflitto.

Da parte tedesca tali contatti erano tenuti da Karl Wolff – all’insaputa di Hitler – e da parte americana da Dulles. Wolff aveva le mani legate, non poteva fare nulla senza coinvolgere il Comando di Recoaro. Decide quindi di recarsi a Recoaro una prima volta il 28 marzo per capire le intenzioni di Vietinghoff, (comandante in capo del fronte Sudovest e del gruppo di armate C) che però considera la resa ancora prematura.

Wolff persiste nel tentativo di convincere Vietingoff  che bisognava fare in fretta: gli alleati avanzavano molto velocemente e quindi ben presto non avrebbero più avuto alcun interesse alla trattativa. Ma il vecchio ufficiale prussiano – che il 18 aprile aveva ricevuto l’ordine perentorio di Hitler di “combattere fino all’ultimo uomo” – non voleva correre il rischio di essere accusato di alto tradimento.

A metà aprile anche il generale Graziani, massimo responsabile militare dell’esercito della Repubblica di Salò, va a Recoaro per dire a Vietinghoff che Mussolini non credeva più alla vittoria finale e la situazione era disperata.

Venerdì 20 aprile il Comando di Recoaro venne pesantemente bombardato. Neppure questo fatto bastò a convincere Vietinghoff ad accettare la resa. Dovettero raggiungerlo a Recoaro due giorni dopo Rahn, Wolff e Hofer (i rappresentanti della sovranità tedesca in Italia).

La decisione di terminare l’insensato combattimento e di inviare una delegazione al quartier generale degli Alleati per delle trattative sulle condizioni di un armistizio venne presa a Recoaro, nell’alloggio di Vietinghoff, domenica 22 aprile 1945. I plenipotenziari tedeschi raggiunsero quindi Caserta, dove la resa venne firmata il 29 aprile 1945. Il comando Sud-ovest e il gruppo di armate C furono i primi ad arrendersi in Europa, dove le armi tacquero solo il 9 maggio 1945.

Fonte: La Conferenza di Recoaro 22 aprile 1945 di Marta Prebianca

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